Quando ti approcci alla gestione dei risparmi in che categoria ti riconosci? Investitore o speculatore?
Questa potrebbe una regola, anzi forse la regola più importante da seguire per non farsi male.
Mi spiego meglio: questo non vuole dire che scegliendo tra i due “profili” non affronterò mai momenti in cui gli investimenti scelti, il portafoglio, un titolo, avranno prezzi più bassi rispetto al prezzo a cui li ho acquistati.
E’ vero però, che se capisco a che categoria appartengo posso prepararmi e riuscire ad affrontare al meglio fasi di mercato più difficili.
Sto leggendo un libro, suggerito da un mio caro amico, che tratta di psicologia di investimenti e strategie economiche raggruppando teorie di studiosi che hanno affrontato anche le grandi crisi mondiali.
L’economista Statunitense Benjamin Graham (1894 – 1976), citato anch’esso nel libro, ha sviluppato varie teorie e regole; le regole principali secondo lui erano:
- Non perdere denaro
- Non dimenticare la prima
Ora mi dirai <eh troppo facile….>
E in effetti è la stessa espressione che ho usato anche io (più o meno)…
Queste regole però, anche se potrebbero non dire nulla, devono farmi ricordare che a qualsiasi tipo di rendimento è associato un rischio, alto o basso che sia, e ad un rendimento elevato è normalmente associato un rischio altrettanto elevato.
Qui sotto ti metto un grafico che mi piace utilizzare per spiegare la ripercussione “psicologica” rispetto alle scelte di investimento!
![](https://www.mirkotessari.it/wp-content/uploads/2020/03/curve-emozionali-investimenti-1024x579.png)
Come puoi vedere dal grafico, quando ho un guadagno sono felice e contento, ma la felicità non aumenta in maniera proporzionale al continuo aumentare del guadagno.
Al contrario al realizzarsi di eventuali perdite, la frustrazione e la rassegnazione aumentano in maniera più che proporzionale (sempre fino a determinate soglie).
Questo mi sta ad indicare che se guadagnare 1.000 euro mi fa felice ma perderne 500 mi fa estremamente arrabbiare, probabilmente posso ridimensionare i miei obbiettivi e ricalibrarli su livelli che mi facciano affrontare queste tematiche in maniera più distesa.
Con questo potrei non aver chiarito a che categoria appartieni, ma sono certo che quando valuterai un investimento o un portafoglio nella totalità, potrà tornarti a mente il grafico visto sopra che ti aiuterà nella scelta degli investimenti.
E tu in che categoria ti riconosci?