Come investire sull’oro

Picture of di Mirko Tessari

di Mirko Tessari

Nella costruzione di un portafoglio può sembrare che, una volta decisa quanta parte del patrimonio a disposizione destinare ad azioni, obbligazioni e liquidità, tu sia apposto.

Non voglio destabilizzarti ma nella realtà ci sono implementazioni e migliorie che si possono apportare alle asset allocation in base alle attitudini dell’investitore.

Le implementazioni a volte possono essere “facoltative”, altre invece possono rendersi necessarie.

Diventano necessarie ad esempio all’aumentare del patrimonio o anche semplicemente al variare della situazione personale dell’investitore.

Io studio di frequente i portafogli modelli degli investitori storici. Non mi riferisco a Warren Buffet che è il più conosciuto.

Mi riferisco piuttosto in questo caso ai miei veri preferiti e punti di riferimento che sono John Bogle e Ray Dalio.

John Bogle fonda nel 1974 la società di investimenti Vanguard e si può dire che è il vero inventore dei fondi passivi, gli attuali Etf.

La vera filosofia alla quale mi affianco è quella che distingue l’investitore dallo speculatore.

L’investimento mira a catturare rendimenti nel lungo periodo con un minor rischio, mentre la speculazione vuole ottenere rendimenti nel breve termine ma con un rischio decisamente più alto.

Le regole sono chiare: iniziare a risparmiare fin da giovani, diversificare, investire in cose semplici e tenere fede al proprio piano finanziario indipendentemente dall’andamento del mercato.

Nel 1975 Ray Dalio invece crea il fondo speculativo (hedge fund in “gergo finanziario”) Bridgewater.

Ray Dalio è un trader e con le sue attitudini genera straordinari risultati in Bridgewater fino a quando dopo un viaggio in oriente acquisisce alcuni concetti e stili di vita differenti.

Noto per scommettere su varie piazze mondiali (qualche anno fa aveva scommesso contro la piazza finanziaria Italiana) ha anche delineato dei portafogli modello adatti a sopportare le condizioni di mercato più difficili.

Da qui l’esigenza quindi di valutare anche strumenti che replicano l’andamento dell’oro fisico, uno degli asset legato all’economia reale.

L’idea di fondo è il concetto di Risk Parity di cui ti parlerò in maniera più approfondita più avanti.

Nel frattempo qui sotto trovi le caratteristiche principali di questo strumento.

Strumento che replica in maniera semplice ed efficiente il prezzo dell’oro a pronti (o prezzo spot – significa prezzo che devi pagare quando acquisti) al netto della commissione di gestione.

Questo strumento finanziario è trattato come una obbligazione (anche fiscalmente) ed è “garantito” da oro fisico depositato presso HSBC Bank a Londra.

WisdomTree Physical Gold

Quindi se non si ha la possibilità o la voglia di detenere oro fisicamente in casa o in banca questo strumento ci viene in supporto.

Va considerato come un investimento di lungo termine, da inserire in portafoglio in ottica di diversificazione e che può offrirci protezione in condizioni di mercato avverse.

Da ricordare l’esposizione al rischio cambio perchè l’oro è quotato in dollari e a meno di non pagare costi di copertura sul cambio (a mio avviso inutili) non ci si deve spaventare dall’oscillazione dei cambi euro/dollaro.

Infine attenzione a non abusarne.

In ottica diversificazione anche per questo strumento vale la regola di non innamorarsene e non esagerarne nelle percentuali.

La presente pubblicazione è redatta al solo scopo informativo e non costituisce sollecitazione al pubblico risparmio.

Le informazioni riportate sono curate e raccolte direttamente da Mirko Tessari ed i suoi collaboratori. Non costituiscono né una richiesta, né un’offerta o raccomandazione all’acquisto / alla vendita di strumenti finanziari, all’esecuzione di determinate transazione o alla conclusione di un’altra operazione di investimento. Queste informazioni hanno carattere unicamente illustrativo.