Cos’è il benchmark?

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di Mirko Tessari

Questo termine quante volte l’hai sentito?

Penso che moltissime volte, in ambito finanziario principalmente, hai visto questo termine nominato e magari avresti voluto capirne qualcosa di più.

Ecco che allora ti provo a riassumere qualche punto saliente.

Il termine benchmark innanzitutto indica un parametro di riferimento.

Questa definizione vale per qualsiasi ambito, anche non finanziario, per cui quando lo sentirai nominare in altri contesti ti tornerà utile sapere che vuol dire che si sta mettendo a confronto dei dati con dei parametri di riferimento oggettivi.

In ambito finanziario viene utilizzato per confrontare un indice oggettivo di riferimento con le performance di uno strumento finanziario o di un portafoglio.

L’obiettivo del benchmark infatti è quello di poter confrontare in maniera efficiente e oggettiva il rischio/rendimento del proprio portafoglio investimenti o singolo strumento con il mercato di riferimento.

Le caratteristiche fondamentali di un benchmark sono le seguenti:

  • Trasparenza in quanto gli indici devono essere calcolati con regole e criteri chiari, semplici e replicabili dai singoli investitori anche in autonomia
  • Rappresentatività perché gli indici presi in considerazione devono rappresentare quel mercato specifico
  • Replicabilità cioè gli indici presi ad esame devono essere replicabili con strumenti ed attività finanziarie acquistabili direttamente sul mercato

Ora ti faccio degli esempi e provo a metterti nel pratico alcune comparazioni per chiarirti meglio il concetto.

I casi in cui vengono più utilizzati i benchmark sono nella scelta dei fondi di investimento e per la valutazione di questi ultimi.

Quando dovrai scegliere un fondo, oppure vuoi valutare la “bontà” di questo, la valutazione in confronto del suo benchmark di riferimento è fondamentale.

Immagina di voler investire nell’azionario internazionale, o nell’azionario europeo.

Per mettere a terra la tua volontà e districarti tra le numerose soluzioni finanziare disponibili devi per forza sapere quale è il benchmark di riferimento da prendere in considerazione.

Ecco che qui ti elenco i principali benchmark:

  • FtseMib, che è l’indice della borsa italiana, è anche il benchmark che prende a riferimento l’andamento della borsa italiana.
  • MSCI World Index, è il benchmark per la borsa internazionale che prende in considerazione i 23 paesi sviluppati
  • MSCI ACWI index, è invece il benchmark per la borsa internazionale che comprende sia i paesi sviluppati che i paesi emergenti
  • Eurostoxx50 è l’indice azionario europeo e rappresenta i principali settori industriali dell’area euro. Diventa quindi il benchmark se vuoi investire in questo settore.
  • S&P500 rappresenta le 500 aziende americane a maggiore capitalizzazione
  • Ftse100 indica le prime 100 aziende per capitalizzazione quotate sul mercato di Londra
  • JPMorgan Cash Index, Solactive Euro Overnight Return, FTSE MTS Eurozone Government Bill 0-6 rappresentano con alcune differenze tra loro, i mercati del breve termine sulle obbligazioni o i depositi a brevessima scadenza
  • Bloomberg Barclays Euro Corporate Bond indica il mercato di riferimento delle obbligazioni societarie in euro di aziende con rating investment grade

E mi fermo perché ce ne sono veramente tanti e potrei scrivere pagine su pagine.

Ora ti faccio un esempio pratico dove ti faccio vedere come confrontare un investimento con il suo benchmark diventa fondamentale per scegliere o valutare se il tuo investimento in portafoglio è valido.

Qui sotto potrai vedere un fondo, del quale non cito il nome perché non è importante, dove rispetto ai suoi benchmark di riferimento, fino ad un certo punto è allineato e dopo il 2019 è sempre di gran lunga sotto.

Questo significa che il fondo, a gestione attiva, non solo non è stato in grado di fare meglio del benchmark, ma non è stato nemmeno in grado di replicarlo!

Ora ti parlo brevemente degli Etf.

Gli Etf sono per definizione dei fondi passivi, dei fondi indice.

Dove l’indice è il benchmark e l’etf è tanto migliore tanto quanto è in grado di avvicinarsi fedelmente al benchmark di riferimento.

Ti metto qui sotto un Etf che prende a riferimento lo stesso benchmark che avevo preso per il fondo che ti ho messo qui sopra ed elimino il nome anche di questo strumento perché, veramente, non è importante saperlo in questo momento.

Come vedi in questo caso, la linea blu del fondo e la linea verde del benchmark sono esattamente sovrapposte.

Talmente sovrapposte che si fatica a vedere che ci sono due linee una sopra l’altra.

Ecco, questo è un caso dove il fondo (qui parliamo infatti di uno dei migliori etf sulla borsa internazionale) replica fedelmente e in maniera efficace il benchmark.

Quindi in conclusione scegli bene i benchmark ed analizzali per sapere dove stai investendo e con che strumenti di qualità lo stai facendo.

Ricordati che i costi spesso riducono le performance e questo è un ottimo modo per smascherare strumenti poco efficienti.