L’altra faccia della stessa moneta

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di Mirko Tessari

Quando succedono determinati eventi, possiamo pensare che siano frutto delle nostre azioni, o che siano frutto del caso.

La verità è che normalmente è la somma delle due, dove però le probabilità che si verifichino determinati eventi non sono pienamente governabili dalle nostre azioni.

Quando lanciamo una moneta, abbiamo il 50% di probabilità che esca Testa e il 50% che esca Croce.

Nonostante questo possa sembrare ovvio ed elementare, spesso cadiamo vittime della fallacia dello scommettitore.

Lanciando la stessa moneta priva di irregolarità, la probabilità di ottenere Testa è esattamente 0.5, cioè una su due, quella di ottenere due volte consecutive Testa è dello 0.25, cioè una su quattro, e così via.

Sembra logico, eppure ricorre un errore logico dove si tende a credere che un evento accaduto in passato, o non accaduto, possa avere una determinazione sugli eventi futuri.

È come credere che si abbiano più probabilità di vincere alla lotteria scegliendo gli stessi numeri tutte le volte, o cambiandoli ogni volta. In verità le probabilità ripartono sempre da zero.

Oppure ancora, quante probabilità ci sono di ottenere Testa 21 volte consecutive lanciando una moneta? La probabilità è dello 0.000000477. Eppure può capitare. (Fonte: Wikipedia)

La mancata comprensione delle probabilità, del caso e della causa, porta a errori di valutazione, sia in campo economico-finanziario, sia nella nostra vita reale.

Mi colpì molto leggere la storia della nascita di Microsoft, la grande azienda che tutti noi conosciamo esser stata fondata da Bill Gates.

Negli anni ’70 Bill Gates e altri due amici, Kent Evans e Paul Allen, frequentavano un programma di laboratorio nella Lakeside School, una scuola privata dove avevano la fortuna di aver a disposizione uno dei primi computer. La loro passione per la programmazione e l’informatica li portò a sviluppare programmi che poi nel tempo li hanno portati a esser ciò oggi tutti noi conosciamo come l’impero Microsoft.

Tutti tranne uno, Kent Evans, appassionato di montagna ed alpinismo, che durante una escursione, lo ha portato a cadere e morire prima del diploma.

“Bill Gates ha avuto una fortuna su un milione finendo a Lakeside (essendo una delle rare scuole ad avere un computer a quei tempi). Kent Evans ha sperimentato un rischio su un milione (morire in un raro incidente di alpinismo) non arrivando mai a finire ciò che lui e Gates si erano prefissati di ottenere. La stessa forza, la stessa grandezza, che lavorano in direzioni opposte.”

Questa è una delle storie che Morgan Housel nel suo libro “La psicologia dei soldi” descrive rendendo pienamente comprensibile il tema della fortuna contro il rischio.

Sempre riportando testualmente Morgan Housel “La fortuna e il rischio sono entrambi la realtà che ogni risultato nella vita è guidato da forze diverse dallo sforzo individuale. Sono così simili che non puoi credere in uno senza rispettare ugualmente l’altro. Entrambi accadono perché il mondo è troppo complesso per consentire al 100% delle tue azioni di determinare il 100% dei tuoi risultati.

Sono guidati dalla stessa cosa: sei una persona in un gioco con sette miliardi di altre persone e infinite parti mobili. L’impatto accidentale di azioni al di fuori del tuo controllo può essere più consequenziale di quelle che intraprendi consapevolmente.

Assumersi certi rischi in finanza, senza considerare possibili eventi rari che potrebbero causare eventi disastrosi, possono portare a gravi errori di valutazione.

Nella finanza, ci avvaliamo di backtest per studiare come si sono comportati gli asset e i modelli di portafoglio, negli eventi passati con il fine di stimare un futuro plausibile, o con una certa confidenza.

La distribuzione normale in statistica è indicata generalmente con una forma a campana, detta gaussiana, dove gli eventi si distribuiscono con maggior frequenza nei valori centrali e con frequenze inferiori verso gli estremi.

Immagine di curva Gaussiana o a campana

Le code grasse sono gli eventi estremi, nelle code appunto, che si tendono a non considerare perché molto rari, come il crollo di Wall Street del 1929, la Bolla Dot-Com del 2000, la crisi finanziaria del 2008, il crollo del mercato per il Covid-19 a marzo 2020.

Eppure, per quanto rari, questi eventi posso capitare, come anche ottenere Testa 21 volte di fila lanciando una moneta.

Nascere in una determinata famiglia, avere un certo tipo di genitori, frequentare certi ambienti, può aumentare le probabilità che possano verificarsi certi eventi, o ridurle drasticamente.

Questo indipendentemente dalle nostre capacità, dal nostro corredo genetico o dalla stima attesa di un certo risultato.

Se studi, frequenti le migliore scuole, non è detto che diventerai una persona di successo; se nasci in una famiglia povera, non è detto che sarai costretto ad una vita di stenti. Ma queste situazioni di partenza influiranno sulla probabilità di un risultato futuro.

Come reagiamo a determinati eventi, o come ci prepariamo, può determinare delle conseguenze, anche se come ci ricorda M. Housel, il mondo è troppo complesso perché il 100% delle nostre azioni possa determinare il 100% dei risultati.

In finanza, un comportamento ben disciplinato (e/o l’aiuto di un consulente finanziario) può evitare gli errori più costosi; nella vita normale invece gli eventi rari non possono esser evitati portando a risultati non più rimediabili, come la perdita della vita.

In Italia si registrano ogni anno circa 4000 morti per suicidio. Il 78,8% dei morti per suicidio sono uomini. Il tasso (grezzo) di mortalità per suicidio per gli uomini è stato pari a 11,8 per 100.000 abitanti mentre per le donne e 3,0 per 100.000. 

Il trend storico del tasso di mortalità per suicidio mostra per l’Italia una riduzione a partire dalla metà degli anni Ottanta anche se in corrispondenza di crisi economiche-finanziarie o altre crisi portano questi numeri a salire, come le misure di quarantena, la solitudine e il distanziamento sociale che abbiamo vissuto negli ultimi anni.

L’incertezza e la perdita di speranza per il futuro porta a gesti estremi, che possono però essere prevenuti ridando speranza e intervenendo sulla sofferenza delle persone in crisi.

Esistono molti servizi gratuiti a disposizione per chi ha bisogno di supporto, come ad esempio, cercando semplicemente su Internet, il Telefono Amico visitabile a questo indirizzo https://www.telefonoamico.it/telefono-amico-italia-e-la-prevenzione-al-suicidio/ e i loro numeri gratuiti di assistenza che ho direttamente preso dal loro sito che sono : 0223272327 e 3240117252 .

Se te che stai leggendo, o qualcuno che conosci, ha bisogno di supporto scrivimi o prendi contatto con i numeri che ho indicato sopra, possiamo fare la differenza e risolvere qualsiasi cosa.

Questo è per te amico mio, non ti dimenticheremo mai.

Grazie per aver letto.

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