Fomo, cos’è?

Picture of di Mirko Tessari

di Mirko Tessari

Il Fomo è un termine inglese che letteralmente vuol dire Fear of missing out – paura di esser tagliati fuori, di rimaner fuori.

Ti avevo già parlato dei biasi cognitivi, i comportamenti che caratterizzano molti investitori di tutti i tempi.

Ne avevo parlato in questo articolo che ti metto qui per comodità se vuoi rileggerlo : https://www.mirkotessari.it/gli-errori-piu-comuni-da-evitare-negli-investimenti/

Un comportamento altrettanto rischioso ma forse meno conosciuto, e potrei dire figlio della nostra epoca, è proprio il Fomo.

Nella società attuale siamo tempestati da informazioni.

L’epoca moderna caratterizzata dalla globalizzazione e dalle informazioni facilmente fruibili, cresce sempre di più l’ansia sociale.

Ansia del non fare abbastanza, di non essere adeguati, di non lavorare a sufficienza o di non esser abbastanza ricchi.

Il Fomo riguarda non solo aspetti legati alla finanza ma anche aspetti sociali.

In ambito finanziario, che è quello che interessa noi qui che ci stiamo confrontando insieme è legato all’andamento dei mercati e le notizie che ci arrivano.

Per la facilità con le quali le informazioni arrivano a noi, e non più noi che cerchiamo le informazioni, capita di leggere articoli che ci fanno pensare di aver tenuto comportamenti non corretti.

Il bitcoin sfonda quota 30.000 dollari!

Il titolo Tesla supera 700 dollari ad azione.

L’indice Nasdaq super ancora i propri massimi!

E potrei continuare per ore a citare tutte le volte che qualcuno mi dice “avrei potuto comprare il titolo X e avrei fatto i big money”

Ok ok, può capitare.

Però ricordati che a posteriori sono bravi tutti.

Individuare il titolo giusto al momento giusto che poi schizza in alto è veramente molto molto difficile.

Ti dirò di più.

Ragioniamo insieme.

Credo fermamente che il titolo X possa balzare in avanti di brutto, ok. Quanti soldi ci investo?

100 euro? 1.000 euro? 5.000 euro o 10.000?

Devi anche riflettere che potrebbe succedere l’esatto contrario dove il titolo potrebbe perdere il 50%, il 70% o andare in default e andare a zero!

A questo ci hai mai pensato?

Andiamo avanti con il ragionamento…

Facciamo finta che io investa 1.000 euro e azzecchi il titolo che nei successivi 3 mesi faccia +100%, un bel risultato direi, no?

I tuoi 1.000 euro diventano 2.000 euro. Che facciamo?

Normalmente la logica direbbe di vendere e portare a casa i guadagni. E poi quando rientri sul mercato?

Questo +100% su 1.000 euro, su un patrimonio di 10.000 euro sarebbe invece un +10%, ma su un patrimonio di 100.000 euro sarebbe un +1%.

Ovviamente al diminuire della performance e all’aumentare del capitale investito è chiaro che anche il rischio è ben più basso.

Ciò che potenzialmente può rendere l’1% all’anno (parliamo sempre di medie e in tempi medio lunghi per poter avere più probabilità dalla nostra parte) ha come fattore positivo un rischio più basso rispetto a un titolo che potrebbe fare +100% in pochi giorni o mesi.

Quindi vale veramente la pena nel continuare a vivere in ansia di aver perso il treno?

A posteriori son bravi tutti ma ricordati che i comportamenti che vedi sui mercati sono frutto di operazioni che adottano persone in carne ed ossa come me e te.

Non dobbiamo farci travolgere dall’effetto gregge e cadere negli errori comportamentali che depauperano il patrimonio.

Per non cedere a queste debolezze abbiamo le solite semplici armi.

Pianificazione, studio e definizione degli obiettivi.

Tutto il resto è rumore e distrazione.